Contratti pubblico impiego: avviata presso l’Aran la trattativa per i nuovi comparti

Si è avviata in data 19.04.2010 all’ARAN la trattativa per la definizione dei nuovi comparti e aree di contrattazione. L’accordo è l’atto di apertura per la nuova stagione contrattuale 2010-2012. I comparti, così come previsto dalla Riforma Brunetta della PA (decreto legislativo n. 150/200), non potranno superare il numero di quattro e ogni comparto dovrà avere una specifica area dirigenziale.

Durante l’incontro tutti i sindacati hanno espresso la loro contrarietà all’accorpamento in un unico comparto dei dipendenti delle Regioni e del Servizio Sanitario Nazionale. Tale accorpamento, voluto dalle Regioni stesse, prevede una forte discontinuità con l’attuale assetto contrattuale che prevede invece comparti separati per il servizio sanitario nazionale e per i dipendenti delle Regioni e delle Autonomie Locali. In sintesi, l’atto di indirizzo del Ministro Renato Brunetta, concordato con le Regioni e gli Enti locali, prevede:

  • quattro Comparti;
  • quattro separate Aree della dirigenza;
  • la distinzione tra dipendenti di amministrazioni statali e centrali, ivi compresi gli enti pubblici non economici dal personale dipendente da autonomie locali e regioni;
  • un comparto e un’area di contrattazione collettiva comprendente i dipendenti degli enti locali, delle camere di commercio ed i segretari comunali e provinciali;
  • un comparto ed un’area di contrattazione collettiva relativamente al personale delle Regioni, relativi enti dipendenti e amministrazioni del SSN;
  • l’osservanza delle peculiarità sotto il profilo ordinamentale del personale della Scuola nonché la rilevanza del medesimo in termini numerici (circa 1.200.000 unità) rispetto al restante personale delle amministrazioni.


AGENZIA DELLE ENTRATE: Approvazione del nuovo modello di cartella di pagamento

E’ stato approvato, con disposizione dell’Agenzia delle Entrate del 20 marzo 2010, il modello di cartella di pagamento che sostituisce integralmente il modello approvato con decreto del Direttore Generale del Dipartimento delle entrate del Ministero delle finanze del 28 giugno 1999 e successive modificazioni.

L’adozione del nuovo modello è obbligatoria per le cartelle di pagamento relative ai ruoli consegnati agli Agenti della Riscossione successivamente al 30 settembre 2010.

Leggi il testo integrale della circolare  Cartelle di Pagamento 2010 (Equitalia)


Pubblico impiego, i certificati medici telematici

A partire dal 19 giugno 2010 in caso di assenza per malattia dei lavoratori pubblici, i certificati medici dovranno essere inviati esclusivamente per via telematica. La nuova procedura è già attiva dal 19 marzo, ma si prevede un periodo transitorio di tre mesi, durante il quale è ancora possibile ai medici rilasciare il documento in forma cartacea, per permettere a tutti di abilitarsi e adattarsi alle nuove regole.

Il Ministero della salute, con decreto del 26 febbraio 2010 pubblicato nella G.U. n. 65 del 19 marzo 2010, ha definito le modalità tecniche per la predisposizione e l’invio telematico dei dati delle certificazioni di malattia al sistema di accoglienza centralizzata (SAC). Trascorsi quindici giorni dalla pubblicazione in Gazzetta il medico curante può procedere all’invio on line. I lavoratori, quindi, non dovranno più provvedere, entro i due giorni lavorativi successivi all’inizio della malattia, ad inviare tramite raccomandata o recapitare le attestazioni di malattia alle proprie amministrazioni. Infatti l’invio telematico soddisfa tale l’obbligo; rimane fermo, invece, l’obbligo di segnalare tempestivamente la propria assenza e l’indirizzo di reperibilità all’amministrazione per i successivi controlli medico fiscali.


BUONA PASQUA 2010. AUGURI!!!

BUONA PASQUA 2010. AUGURI!!!
La Pasqua sia uno dei momenti di meditazione interiore di pace con se stessi e di ricerca di energia positiva da donare agli altri senza distinzione. Non solo ascoltare ma dare la pace come meglio si è capaci di darla.


Normattiva, la banca dati delle leggi italiane

Dal 19 marzo 2010 è on line ‘Normattiva”. Si tratta di una banca dati, accessibile a tutti e consultabile gratuitamente, che contiene i testi delle leggi statali vigenti aggiornate in tempo reale. Le leggi presenti nella banca dati “Normattiva” potranno essere consultate nel loro testo originario, come pubblicato nella Gazzetta Ufficiale; nel testo vigente, e quindi effettivamente applicabile, alla data di consultazione della banca dati e nel testo vigente a qualunque data pregressa indicata dall’utente. Il cittadino sarà aiutato con strumenti che consentono la ricerca per concetti e per classi di materie. Normattiva è il frutto della collaborazione tra le principali istituzioni dello Stato, con il coordinamento del Ministro per la semplificazione normativa. La Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Senato della Repubblica e la Camera dei deputati – in collaborazione con la Corte di Cassazione – curano gli adempimenti per la realizzazione del programma e lo sviluppo del sito. L’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato ne cura la gestione e provvede all’alimentazione della correlata Banca Dati. Normattiva, infatti, è anche un sito in evoluzione. L’intero corpus della normativa statale verrà inserito gradualmente, secondo un programma già definito, e le funzionalità di ricerca verranno progressivamente arricchite. Attualmente sono disponibili per i cittadini tutti gli atti normativi pubblicati dal primo gennaio 1980 ad oggi.

http://www.normattiva.it/static/index.html


Scattano le manette per ufficiale giudiziario che ritarda notifiche

I funzionari che ostentano inerzia al lavoro possono finire sotto processo. Il monito viene dalla Corte di Cassazione che ha chiarito che è reato manifestare un “perdurante e patologico rifiuto di esercitare i doveri del proprio status e del proprio ufficio”. E’ stata così convalidata dalla Sesta sezione penale della Corte una condanna ad un anno di reclusione per rifiuto di atti d’ufficio e per interruzione di pubblico servizio nei confronti di un ufficiale giudiziario che, affermando di essere oberato dal lavoro aveva rifiutato di effettuare notifiche, facendole tal volta con ritardi di mesi o addirittura di anni. A nulla erano valsi i solleciti del dirigente giacché l’ufficiale giudiziario continuava a ritardare le notifiche determinando ritardi alla giustizia.

Il caso finiva in Tribunale e poi in Appello dove la Corte territoriale condannava l’ufficiale giudiziario a un anno di reclusione per i reati di cui agli artt. 328 e 340 del codice penale. Ricorrendo in Cassazione l’ufficiale giudiziario ha sostenuto che non era provato il danno alla giustizia e che in ogni caso era sommerso da una “enorme mole di lavoro con una drammatica carenza di personale”. La Suprema Corte ha respinto il ricorso evidenziando che “il rifiuto di atti di ufficio non sanziona penalmente la generica negligenza o la scarsa sensibilità istituzionale del pubblico ufficiale, ma il rifiuto consapevole di atti da adottarsi senza ritardo, per la tutela dei beni pubblici, rispetto ai quali gli sono state conferite proprio quelle funzioni”.
Sentenza n. 8996/2010


Valida la notifica dell’avviso al vicino di casa

La Corte di Cassazione ha stabilito che risulta valida la notifica dell’avviso di accertamento in rettifica indirizzato ad una società, ma materialmente consegnato al vicino di casa del rappresentante legale della società citata.

I giudici hanno ritenuto corretta la procedura seguita dal messo notificatore, in quanto:

  • nell’atto era individuata la persona fisica (rappresentante legale), presso la quale poteva essere eseguita la notifica medesima;
  • la società era stata avvisata della consegna della notifica al vicino di casa del legale rappresentante.

Sentenza 24 febbraio 2010, n. 4410


Notifiche fiscali: Circolare Dipartimento Giustizia tributaria del MEF

Il Dipartimento della Giustizia tributaria del MEF, ha chiarito che, in riferimento alle notifiche degli atti del processo tributario da/a soggetti residenti negli Stati aderenti all’Unione europea (UE) o dello Spazio economico europeo (SEE), è necessario effettuare, oltre al deposito nella segreteria della Commissione Tributaria, anche la notifica per via consolare.

Al contrario, qualora il soggetto non sia residente o domiciliato in Italia, ma abbia indicato un recapito negli Stati UE o SEE, va considerato l’art. 142 Codice procedura civile per le modalità di comunicazione e le notifiche degli atti processuali che lo riguardano.
Circolare 19 febbraio 2010, prot. n. 2793-2010,


Proroga pubblicità legale Albo Pretorio on line

Conversione, con modificazioni, del decreto-legge 30 dicembre 2009, n. 194, recante proroga di termini previsti da disposizioni legislative.

Legge n. 25 del 26.2.2010

Pubblicata nella Gazz. Uff. 27 febbraio 2010, n. 48, S.O.

Con tale norma viene prorogato al 1 gennaio 2011 la pubblicità legale degli atti esposti all’Albo Pretorio on line.


Senato, si definitivo al “milleproroghe”

Il Senato ha approvato in terza lettura e in via definitiva la conversione del dl milleproroghe, nel testo modificato, giunto dalla Camera.


Cartellino di riconoscimento obbligatorio per i dipendenti pubblici

I dipendenti delle amministrazioni pubbliche che svolgono attività a contatto con il pubblico sono tenuti dal 13 febbraio scorso a rendere conoscibile il proprio nominativo mediante l’uso di cartellini identificativi o di targhe da apporre presso la postazione di lavoro. E’ quanto dispone la circolare esplicativa n. 3 del 2010 del ministro Renato Brunetta indirizzata a tutte le amministrazioni centrali e periferiche che intende dare indicazioni più concrete sull’obbligo di identificazione introdotto dall’art. 69 del decreto legislativo n. 150/2009 (Riforma della Pubblica Amministrazione) che persegue l’obiettivo di attuare la trasparenza nell’organizzazione e nell’attività delle pubbliche amministrazioni e comprende tutti i dipendenti pubblici “contrattualizzati”.

La norma non si applica ai magistrati e agli avvocati dello Stato, ai professori universitari, al personale appartenente alle forze armate e alle forze di polizia, al corpo nazionale dei vigili del fuoco, al personale della carriera diplomatica e prefettizia e alle altre categorie che sono disciplinate dai propri ordinamenti. Ma rimane in ogni caso salva, anche in questi casi, la possibilità per le amministrazioni di adottare direttive e introdurre misure per consentire una rapida identificazione del personale a contatto con il pubblico, mediante cartellini e targhe, nel rispetto dei principi di non eccedenza e pertinenza relativi al trattamento dei dati personali. Le deroghe comunque, debbono essere indicate in decreti del Ministro per la pubblica amministrazione e l’innovazione, adottati su proposta del Ministro competente.


Nuovo Codice dell’Amministrazione Digitale

Il 19.02.2010, il Consiglio dei Ministri ha approvato il nuovo Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD), proposto dal Ministro per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione Renato Brunetta. Questo decreto legislativo segna il passaggio dall’amministrazione novecentesca (fatta di carta e timbri) all’amministrazione del XXI secolo (digitalizzata e sburocratizzata) e fornisce una puntuale attuazione dei criteri di delega contenuti nell?articolo 33 della legge n. 69 del 2009.
Dopo la Riforma Brunetta della Pubblica Amministrazione (il decreto legislativo n. 150/2009 che ha introdotto meritocrazia, primalità, trasparenza e responsabilizzazione dei dirigenti), l’approvazione del nuovo CAD (il vecchio Codice è stato pubblicato cinque anni fa con decreto legislativo n. 82 del 2005) va a costituire così il secondo pilastro su cui poggia il disegno di modernizzazione e digitalizzazione della PA definito nel Piano industriale presentato nel maggio 2008.
Questa riforma, resasi necessaria per effetto della rapida evoluzione delle tecnologie informatiche, risponde in maniera puntuale alla necessità di mettere a disposizione delle amministrazioni e dei pubblici dipendenti strumenti (soprattutto digitali) in grado di incrementare l’efficienza e l’efficacia dell’intero sistema pubblico. I cittadini e le imprese richiedono infatti mezzi più snelli, rapidi e meno costosi per comunicare con le pubbliche amministrazioni. L’obiettivo è quindi quello di evitare che strutture obsolete e procedure interminabili continuino a gravare il sistema Italia di costi e di adempimenti tali da scoraggiare l’afflusso di capitali internazionali a vantaggio di Paesi, anche emergenti, che hanno più decisamente imboccato la strada della modernizzazione e della semplificazione amministrativa.
Le principali novità riguardano:
– la riorganizzazione delle pubbliche amministrazioni attraverso l’istituzione di un ufficio unico responsabile delle attività ICT, la razionalizzazione organizzativa e informatica dei procedimenti, l?introduzione del protocollo informatico e del fascicolo elettronico;
– la semplificazione dei rapporti con i cittadini e con le imprese attraverso l’introduzione di forme di pagamenti informatici, lo scambio di dati tra imprese e PA, la diffusione e l’uso della PEC, l’accesso ai servizi in rete, l’utilizzo della firma digitale, la dematerializzazione dei documenti e l’arricchimento dei contenuti dei siti istituzionali in termini di trasparenza;
– la sicurezza e lo scambio dei dati attraverso la predisposizione, in caso di eventi disastrosi, di piani di emergenza per garantire la continuità operativa nella fornitura di servizi e lo scambio di dati tra PA e cittadini.
Il nuovo Codice dell’amministrazione digitale rende possibile la modernizzazione della Pubblica Amministrazione con la diffusione di soluzioni tecnologiche e organizzative che consentono un forte recupero di produttività. Tra questi:
– riduzione dei tempi fino all’80% per le pratiche amministrative;
– riduzioni dei costi della giustizia: nei sei mesi di sperimentazione delle notifiche telematiche relative al processo civile presso il Tribunale di Milano sono state effettuate 100.000 notifiche telematiche per un risparmio di circa 1 milione di euro;
– riduzione di circa 1 milione di pagine l?anno per l?effetto dell’avvio della dematerializzazione, con l’obiettivo al 2012 di ridurre di 3 milioni le pagine;
– risparmio del 90% dei costi di carta e del relativo impatto ecologico (uso e smaltimento) per circa 6 milioni di euro l’anno (solo acquisto senza smaltimento);
– utilizzo diffuso della Posta Elettronica Certificata (PEC), che produrrà un risparmio a regime di 200 milioni di euro per la riduzione delle raccomandate della Pubblica Amministrazione ai cittadini, senza contare la riduzione dei tempi e degli spazi di archiviazione.
Una volta completato l’iter di approvazione, il decreto legislativo avvierà un processo che consentirà di avere entro i prossimi 3 anni (in coerenza quindi con il Piano e-Gov 2012) un?amministrazione nuova, digitale e sburocratizzata:
– Entro 3 mesi le pubbliche amministrazioni utilizzeranno soltanto la Posta elettronica certificata (PEC) per tutte le comunicazioni che richiedono una ricevuta di consegna ai soggetti che hanno preventivamente dichiarato il proprio indirizzo;
– Entro 4 mesi le amministrazioni individueranno un unico ufficio responsabile dell’attività ICT;
– Entro 6 mesi le pubbliche amministrazioni centrali pubblicheranno i bandi di concorso sui propri siti istituzionali;
– Entro 12 mesi saranno emanate le regole tecniche che consentiranno di dare piena validità alle copie cartacee e soprattutto a quelle digitali dei documenti informatici, dando così piena effettività al processo di dematerializzazione dei documenti della PA. Le pubbliche amministrazioni non potranno richiedere l’uso di moduli e formulari che non siano stati pubblicati sui propri siti istituzionali. Il cittadino fornirà una sola volta i propri dati alla Pubblica Amministrazione: sarà onere delle amministrazioni in possesso di tali dati assicurare, tramite convenzioni, l’accessibilità delle informazioni alle altre amministrazioni richiedenti;
– Entro 15 mesi le pubbliche amministrazioni predisporranno appositi piani di emergenza idonei ad assicurare, in caso di eventi disastrosi, la continuità delle operazioni indispensabili a fornire servizi e il ritorno alla normale operatività.


Le nuove notifiche telematiche nel D.L. 193/2009

Tra gli interventi urgenti in materia di funzionalità del sistema giudiziario, sono state previste anche misure per la digitalizzazione della giustizia (art. 4); la novità di tali misure consiste, in sostanza, nell’adozione della posta elettronica certificata quale strumento per comunicazioni e notificazioni nei processi civili e penali. Infatti, nel D.L. 29 dicembre 2009, n. 193, il comma 2 dell’art. 4 stabilisce che “nel processo civile e nel processo penale tutte le comunicazioni e notificazioni per via telematica si effettuano, nei casi consentiti, mediante posta elettronica certificata”.


Nullo il verbale senza la sottoscrizione autentica dell’Agente

E’ nullo il verbale elevato per sanzionare una infrazione al Codice della Strada se non è riportata sullo stesso la sottoscrizione autentica dell’agente accertatore. E’ questo il principio con cui il Giudice di Pace di Lecce (Avv. Cosimo Rochira) ha accolto il ricorso annullando il verbale impugnato.

Nel caso in esame, a seguito di ricorso proposto da un automobilista avverso un verbale elevato dalla Polizia Municipale del Comune di Lecce, quest’ultima aveva depositato quale originale del verbale notificato mediante copia meccanografica, altra ed identica copia meccanografica dello stesso che presentava firme riproduttive mediante scanner del dirigente comandante della Polizia locale e del responsabile del procedimento che ne attestava la conformità all’originale e la notifica.

Con la sentenza in rassegna, che si rifà ad altri precedenti giurisprudenziali della Cassazione, il Giudice di Pace di Lecce, richiamando le norme dettate in materia dal Codice della Strada e dal relativo Regolamento di attuazione nonché quelle contenute nella c.d. Legge Bassanini (n. 59/97, art. 15), che prevede la firma in originale di tutti gli atti della PA che debbono essere motivati (come i verbali di accertamento di violazioni al CdS), ha sancito il principio per cui è inesistente giuridicamente il verbale notificato in assenza di sottoscrizione autentica da parte di colui che lo ha redatto.

Giudice di Pace di Castellammare di Lecce, Sentenza 18/01/2010


Poste Italiane S.p.A. – Gara per l’affidamento del servizio di realizzazione e gestione di corsi di formazione per messi notificatori in materia di notifiche di cartelle di pagamento e altri documenti esattoriali

… trasmettiamo la nota prot. n. P-ACQ.2010.0000786.U mediante la quale, ad ogni effetto di Legge e di Regolamento si notizia che la scrivente ha deciso di non procedere all’esame delle offerte pervenute e, conseguentemente, alla non aggiudicazione della gara in oggetto.

Leggi: Gara per l’affidamento del servizio di realizzazione e gestione di corsi di formazione per messi notificatori in materia di notifiche di cartelle di pagamento e altri documenti esattoriali