Modulistica aggiornata con le modifiche apportate dalla riforma “Cartabia 2022”
Scarica: MODULISTICA 2023
Modulistica aggiornata con le modifiche apportate dalla riforma “Cartabia 2022”
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«Ai fini della ritualità e validità della relazione di notifica si rivela del tutto irrilevante l’uso di un timbro anziché della scrittura al fine di descrivere le operazioni svolte, dovendo tenersi conto delle operazioni indicate dal pubblico ufficiale, indipendentemente dallo strumento utilizzato per indicarle» (Cass. civ., sez. I, 12.5.1998, n. 4762). Le relate di notifica devono essere correttamente compilate (complete del Cognome e Nome del notificatore e della sua qualifica, possibilmente a stampa o con timbro, oltre che della di lui sottoscrizione) sia sull’originale che sulla copia che è consegnata al destinatario o chi per lui o depositata nella Casa Comunale.
Si ricorda che la relata di notifica deve essere apposta in calce all’atto, cioè in fondo (od al limite dietro l’ultima pagina) e non davanti o dove vi è spazio nel corpo dell’atto.
Leggi: MODULISTICA 2022
Nel rimborso delle spese ricadono i costi degli spostamenti, e quindi di treni, automobili ed aerei, nonché dei mezzi pubblici. Vi sono inoltre i costi di vitto e alloggio, effettuati in strutture di ristorazione ed alberghiere.
E’ importante, al fine di ottenere il dovuto rimborso delle spese di viaggio, di tenere nota accurata di ogni spesa, redigendone una opportuna nota spese, con i seguenti dati:
Tale nota spese sarà poi consegnata/inviata all’Unità Operativa Vicolo Quasimodo 34 – 35020 Albignasego PD.
I costi chilometrici per utilizzo di mezzi di trasporto di proprietà
Tariffe ACI e trasferte nel comune
Nella realtà è frequente rilevare l’erogazione e la contabilizzazione di rimborsi chilometrici per l’utilizzo da parte di dipendenti e parasubordinati di mezzi di trasporto propri per conto e nell’interesse delle imprese in cui operano.
Il relativo costo viene determinato in base alle percorrenze e prendendo come riferimento le tariffe ACI che sono determinate in base ai seguenti parametri:
• categoria del veicolo utilizzato (autovettura, motociclo, ciclomotore, fuoristrada, autofurgone);
• elenco delle marche automobilistiche;
• tipo di alimentazione (es. benzina, gasolio, ecc.);
• periodo di utilizzo del veicolo.
In linea generale l’utilizzo da parte di dipendenti e parasubordinati di veicoli propri genera in loro favore il diritto al riconoscimento di un’indennità chilometrica a titolo di rimborso spese.
La stessa viene calcolata in base ai seguenti due elementi:
• percorrenza effettuata per conto dell’impresa, determinata in chilometri;
• costo chilometrico oggettivamente attribuibile al tipo di mezzo utilizzato.
Va preliminarmente precisato che se viene riconosciuto un costo superiore rispetto a quello effettivo per l’impiego di autoveicoli personali del dipendente o parasubordinato, il maggiore importo rispetto alla tariffa ACI genera un fringe benefit che deve venire computato fra gli emolumenti imponibili delle retribuzioni o dei corrispettivi, sia ai fini fiscali che previdenziali. È parimenti considerato fringe benefit il corrispettivo erogato che non risulti analiticamente giustificato in base alla percorrenza effettiva del mezzo per finalità aziendali.
L’utilizzo dell’auto del dipendente o parasubordinato può riguardare trasferte:
• poste in essere nel territorio del comune sede di lavoro;
• relative a tragitti fatti al di fuori del comune sede di lavoro.
Trasferte nel comune
In linea generale l’indennità chilometrica corrisposta per trasferte nel comune sede di lavoro costituisce sempre un emolumento imponibile ai fini IRPEF e per il calcolo dei contributi previdenziali.
Invece l’indennità chilometrica corrisposta per trasferte fatte con utilizzo di autovetture del dipendente e parasubordinato è considerata un rimborso spese e non va assoggettata a ritenute previdenziali e fiscali quando il relativo ammontare non supera il limite determinato dalla Tariffa ACI con riferimento al veicolo usato.
In ogni caso l’indennità in esame deve risultare esposta nel Libro Unico del lavoro, e deve venire documentata con un prospetto analitico predisposto e sottoscritto dal soggetto utilizzatore.
Scarica il modulo: Prospetto rimborso spese 2022
«Ai fini della ritualità e validità della relazione di notifica si rivela del tutto irrilevante l’uso di un timbro anziché della scrittura al fine di descrivere le operazioni svolte, dovendo tenersi conto delle operazioni indicate dal pubblico ufficiale, indipendentemente dallo strumento utilizzato per indicarle» (Cass. civ., sez. I, 12.5.1998, n. 4762). Le relate di notifica devono essere correttamente compilate (complete del Cognome e Nome del notificatore e della sua qualifica, possibilmente a stampa o con timbro, oltre che della di lui sottoscrizione) sia sull’originale che sulla copia che è consegnata al destinatario o chi per lui o depositata nella Casa Comunale.
Si ricorda che la relata di notifica deve essere apposta in calce all’atto, cioè in fondo (od al limite dietro l’ultima pagina) e non davanti o dove vi è spazio nel corpo dell’atto.
Leggi: MODULISTICA 2021
Il lavoro autonomo occasionale, per il quale è richiesta la ricevuta corrispondente, è una tipologia di rapporto di carattere sporadico e non stabile derivato dalla cessione di un’opera o di un servizio da parte di un soggetto nei confronti di un committente.
Un vantaggio garantito dalla prestazione occasionale consiste nel fatto che a colui che effettua l’attività di collaborazione non è richiesta l’apertura di una partita Iva. Si dovrà però versare una ritenuta d’acconto sul compenso.
Cos’è il lavoro per prestazione occasionale può essere definito in maniera negativa in riferimento a ciò che non contempla. Questo tipo di rapporto infatti non implica:
Oltre a ciò la prestazione occasionale richiede autonomia da parte del lavoratore nei confronti del committente sia in riferimento ai tempi che alle modalità di esecuzione dell’opera o del servizio.
Ciò è dovuto proprio al fatto che questo tipo di attività non è soggetta a coordinamento o subordinazione e perciò il prestatore occasionale potrà essere libero di svolgere il compito assegnatogli in piena libertà decisionale.
Scarica: RICEVUTA per compensi da collaborazione occasionale
Nel rimborso delle spese ricadono i costi degli spostamenti, e quindi di treni, automobili ed aerei, nonché dei mezzi pubblici. Vi sono inoltre i costi di vitto e alloggio, effettuati in strutture di ristorazione ed alberghiere.
E’ importante, al fine di ottenere il dovuto rimborso delle spese di viaggio, di tenere nota accurata di ogni spesa, redigendone una opportuna nota spese, con i seguenti dati:
Tale nota spese sarà poi consegnata/inviata all’Unità Operativa Vicolo Quasimodo 34 – 35020 Albignasego PD.
I costi chilometrici per utilizzo di mezzi di trasporto di proprietà
Tariffe ACI e trasferte nel comune
Nella realtà è frequente rilevare l’erogazione e la contabilizzazione di rimborsi chilometrici per l’utilizzo da parte di dipendenti e parasubordinati di mezzi di trasporto propri per conto e nell’interesse delle imprese in cui operano.
Il relativo costo viene determinato in base alle percorrenze e prendendo come riferimento le tariffe ACI che sono determinate in base ai seguenti parametri:
• categoria del veicolo utilizzato (autovettura, motociclo, ciclomotore, fuoristrada, autofurgone);
• elenco delle marche automobilistiche;
• tipo di alimentazione (es. benzina, gasolio, ecc.);
• periodo di utilizzo del veicolo.
In linea generale l’utilizzo da parte di dipendenti e parasubordinati di veicoli propri genera in loro favore il diritto al riconoscimento di un’indennità chilometrica a titolo di rimborso spese.
La stessa viene calcolata in base ai seguenti due elementi:
• percorrenza effettuata per conto dell’impresa, determinata in chilometri;
• costo chilometrico oggettivamente attribuibile al tipo di mezzo utilizzato.
Va preliminarmente precisato che se viene riconosciuto un costo superiore rispetto a quello effettivo per l’impiego di autoveicoli personali del dipendente o parasubordinato, il maggiore importo rispetto alla tariffa ACI genera un fringe benefit che deve venire computato fra gli emolumenti imponibili delle retribuzioni o dei corrispettivi, sia ai fini fiscali che previdenziali. È parimenti considerato fringe benefit il corrispettivo erogato che non risulti analiticamente giustificato in base alla percorrenza effettiva del mezzo per finalità aziendali.
L’utilizzo dell’auto del dipendente o parasubordinato può riguardare trasferte:
• poste in essere nel territorio del comune sede di lavoro;
• relative a tragitti fatti al di fuori del comune sede di lavoro.
Trasferte nel comune
In linea generale l’indennità chilometrica corrisposta per trasferte nel comune sede di lavoro costituisce sempre un emolumento imponibile ai fini IRPEF e per il calcolo dei contributi previdenziali.
Invece l’indennità chilometrica corrisposta per trasferte fatte con utilizzo di autovetture del dipendente e parasubordinato è considerata un rimborso spese e non va assoggettata a ritenute previdenziali e fiscali quando il relativo ammontare non supera il limite determinato dalla Tariffa ACI con riferimento al veicolo usato.
In ogni caso l’indennità in esame deve risultare esposta nel Libro Unico del lavoro, e deve venire documentata con un prospetto analitico predisposto e sottoscritto dal soggetto utilizzatore.
Scarica il modulo: Prospetto rimborso spese 2021
«Ai fini della ritualità e validità della relazione di notifica si rivela del tutto irrilevante l’uso di un timbro anziché della scrittura al fine di descrivere le operazioni svolte, dovendo tenersi conto delle operazioni indicate dal pubblico ufficiale, indipendentemente dallo strumento utilizzato per indicarle» (Cass. civ., sez. I, 12.5.1998, n. 4762). Le relate di notifica devono essere correttamente compilate (complete del Cognome e Nome del notificatore e della sua qualifica, possibilmente a stampa o con timbro, oltre che della di lui sottoscrizione) sia sull’originale che sulla copia che è consegnata al destinatario o chi per lui o depositata nella Casa Comunale.
Si ricorda che la relata di notifica deve essere apposta in calce all’atto, cioè in fondo (od al limite dietro l’ultima pagina) e non davanti o dove vi è spazio nel corpo dell’atto.
Leggi: MODULISTICA 2020
Ai sensi dell’art. 10 della L. 265/1999:
«Ai fini della ritualità e validità della relazione di notifica si rivela del tutto irrilevante l’uso di un timbro anziché della scrittura al fine di descrivere le operazioni svolte, dovendo tenersi conto delle operazioni indicate dal pubblico ufficiale, indipendentemente dallo strumento utilizzato per indicarle» (Cass. civ., sez. I, 12.5.1998, n. 4762). Le relate di notifica devono essere correttamente compilate (complete del Cognome e Nome del notificatore e della sua qualifica, possibilmente a stampa o con timbro, oltre che della di lui sottoscrizione) sia sull’originale che sulla copia che è consegnata al destinatario o chi per lui o depositata nella Casa Comunale.
Si ricorda che la relata di notifica deve essere apposta in calce all’atto, cioè in fondo (od al limite dietro l’ultima pagina) e non davanti o dove vi è spazio nel corpo dell’atto.
Leggi/scarica: MODULISTICA 2018 al 20 03 2018
Nel rimborso delle spese ricadono i costi degli spostamenti, e quindi di treni, automobili ed aerei, nonché dei mezzi pubblici. Vi sono inoltre i costi di vitto e alloggio, effettuati in strutture di ristorazione ed alberghiere.
E’ importante, al fine di ottenere il dovuto rimborso delle spese di viaggio, di tenere nota accurata di ogni spesa, redigendone una opportuna nota spese, con i seguenti dati:
Tale nota spese sarà poi consegnata/inviata all’Unità Operativa Vicolo Quasimodo 34 – 35020 Albignasego PD.
I costi chilometrici per utilizzo di mezzi di trasporto di proprietà
Tariffe ACI e trasferte nel comune
Nella realtà è frequente rilevare l’erogazione e la contabilizzazione di rimborsi chilometrici per l’utilizzo da parte di dipendenti e parasubordinati di mezzi di trasporto propri per conto e nell’interesse delle imprese in cui operano.
Il relativo costo viene determinato in base alle percorrenze e prendendo come riferimento le tariffe ACI che sono determinate in base ai seguenti parametri:
• categoria del veicolo utilizzato (autovettura, motociclo, ciclomotore, fuoristrada, autofurgone);
• elenco delle marche automobilistiche;
• tipo di alimentazione (es. benzina, gasolio, ecc.);
• periodo di utilizzo del veicolo.
In linea generale l’utilizzo da parte di dipendenti e parasubordinati di veicoli propri genera in loro favore il diritto al riconoscimento di un’indennità chilometrica a titolo di rimborso spese.
La stessa viene calcolata in base ai seguenti due elementi:
• percorrenza effettuata per conto dell’impresa, determinata in chilometri;
• costo chilometrico oggettivamente attribuibile al tipo di mezzo utilizzato.
Va preliminarmente precisato che se viene riconosciuto un costo superiore rispetto a quello effettivo per l’impiego di autoveicoli personali del dipendente o parasubordinato, il maggiore importo rispetto alla tariffa ACI genera un fringe benefit che deve venire computato fra gli emolumenti imponibili delle retribuzioni o dei corrispettivi, sia ai fini fiscali che previdenziali. È parimenti considerato fringe benefit il corrispettivo erogato che non risulti analiticamente giustificato in base alla percorrenza effettiva del mezzo per finalità aziendali.
L’utilizzo dell’auto del dipendente o parasubordinato può riguardare trasferte:
• poste in essere nel territorio del comune sede di lavoro;
• relative a tragitti fatti al di fuori del comune sede di lavoro.
Trasferte nel comune
In linea generale l’indennità chilometrica corrisposta per trasferte nel comune sede di lavoro costituisce sempre un emolumento imponibile ai fini IRPEF e per il calcolo dei contributi previdenziali.
Invece l’indennità chilometrica corrisposta per trasferte fatte con utilizzo di autovetture del dipendente e parasubordinato è considerata un rimborso spese e non va assoggettata a ritenute previdenziali e fiscali quando il relativo ammontare non supera il limite determinato dalla Tariffa ACI con riferimento al veicolo usato.
In ogni caso l’indennità in esame deve risultare esposta nel Libro Unico del lavoro, e deve venire documentata con un prospetto analitico predisposto e sottoscritto dal soggetto utilizzatore.
Scarica il modulo: Prospetto rimborso spese 2018
Nel rimborso delle spese ricadono i costi degli spostamenti, e quindi di treni, automobili ed aerei, nonché dei mezzi pubblici. Vi sono inoltre i costi di vitto e alloggio, effettuati in strutture di ristorazione ed alberghiere.
E’ importante, al fine di ottenere il dovuto rimborso delle spese di viaggio, di tenere nota accurata di ogni spesa, redigendone una opportuna nota spese, con i seguenti dati:
Tale nota spese sarà poi consegnata/inviata all’Unità Operativa Vicolo Quasimodo 34 – 35020 Albignasego PD.
I costi chilometrici per utilizzo di mezzi di trasporto di proprietà
Tariffe ACI e trasferte nel comune
Nella realtà è frequente rilevare l’erogazione e la contabilizzazione di rimborsi chilometrici per l’utilizzo da parte di dipendenti e parasubordinati di mezzi di trasporto propri per conto e nell’interesse delle imprese in cui operano.
Il relativo costo viene determinato in base alle percorrenze e prendendo come riferimento le tariffe ACI che sono determinate in base ai seguenti parametri:
• categoria del veicolo utilizzato (autovettura, motociclo, ciclomotore, fuoristrada, autofurgone);
• elenco delle marche automobilistiche;
• tipo di alimentazione (es. benzina, gasolio, ecc.);
• periodo di utilizzo del veicolo.
In linea generale l’utilizzo da parte di dipendenti e parasubordinati di veicoli propri genera in loro favore il diritto al riconoscimento di un’indennità chilometrica a titolo di rimborso spese.
La stessa viene calcolata in base ai seguenti due elementi:
• percorrenza effettuata per conto dell’impresa, determinata in chilometri;
• costo chilometrico oggettivamente attribuibile al tipo di mezzo utilizzato.
Va preliminarmente precisato che se viene riconosciuto un costo superiore rispetto a quello effettivo per l’impiego di autoveicoli personali del dipendente o parasubordinato, il maggiore importo rispetto alla tariffa ACI genera un fringe benefit che deve venire computato fra gli emolumenti imponibili delle retribuzioni o dei corrispettivi, sia ai fini fiscali che previdenziali. È parimenti considerato fringe benefit il corrispettivo erogato che non risulti analiticamente giustificato in base alla percorrenza effettiva del mezzo per finalità aziendali.
L’utilizzo dell’auto del dipendente o parasubordinato può riguardare trasferte:
• poste in essere nel territorio del comune sede di lavoro;
• relative a tragitti fatti al di fuori del comune sede di lavoro.
Trasferte nel comune
In linea generale l’indennità chilometrica corrisposta per trasferte nel comune sede di lavoro costituisce sempre un emolumento imponibile ai fini IRPEF e per il calcolo dei contributi previdenziali.
Invece l’indennità chilometrica corrisposta per trasferte fatte con utilizzo di autovetture del dipendente e parasubordinato è considerata un rimborso spese e non va assoggettata a ritenute previdenziali e fiscali quando il relativo ammontare non supera il limite determinato dalla Tariffa ACI con riferimento al veicolo usato.
In ogni caso l’indennità in esame deve risultare esposta nel Libro Unico del lavoro, e deve venire documentata con un prospetto analitico predisposto e sottoscritto dal soggetto utilizzatore.
Scarica il modulo: Prospetto rimborso spese 2017
OGGETTO: (dipendente)
Attribuzione delle funzioni delle mansioni di Messo Comunale.
Incarico e disposizioni.
IL CAPO SETTORE
VISTA la presa di servizio, prot. n. _________ del ________, con la quale il/la sig./sig.a _______________________ è stato/a assegnato/a, in pari data, al Servizio Notificazione;
RITENUTO di attribuire al dipendente _________________ le funzioni di «Messo Comunale» e, nello specifico:
VISTO il Regolamento di organizzazione e ordinamento della dirigenza;
VISTO l’art. 107 del D.Lgs. n. 267/2000
DETERMINA
IL CAPO SETTORE
________________________
Al Dipendente ________________
e, p.c. Al Responsabile del Servizio Notificazione
LL.SS.
(Circolare aggiornata in data 18.02.2013)
«Ai fini della ritualità e validità della relazione di notifica si rivela del tutto irrilevante l’uso di un timbro anziché della scrittura al fine di descrivere le operazioni svolte, dovendo tenersi conto delle operazioni indicate dal pubblico ufficiale, indipendentemente dallo strumento utilizzato per indicarle» (Cass. civ., sez. I, 12.5.1998, n. 4762). Le relate di notifica devono essere correttamente compilate (complete del Cognome e Nome del notificatore e della sua qualifica, possibilmente a stampa o con timbro, oltre che della di lui sottoscrizione) sia sull’originale che sulla copia che è consegnata al destinatario o chi per lui o depositata nella Casa Comunale. Si ricorda che la relata di notifica deve essere apposta in calce all’atto, cioè in fondo (od al limite dietro l’ultima pagina) e non davanti o dove vi è spazio nel corpo dell’atto.
Viste le segnalazioni provenienti da alcuni comuni in merito a richieste di pubblicazione all’albo on-line di avvisi di deposito ex art. 26 del DPR 602/1973, cioè gli avvisi di deposito inerenti la cartella di pagamento, analoghi a quelli che solitamente invia Equitalia, ma che nel caso specifico provengono da società concessionaria del servizio di recupero delle entrate tributarie ed extra-tributarie che operano per conto dei comuni, tuttavia effettuate presso comuni per i quali detta società non esercita la relativa attività e quindi al di fuori del proprio territorio di competenza alla notificazione è stata predisposta una lettera di diniego.
Considerato, inoltre, che gli avvisi in questione non citano l’avvenuto deposito dell’atto (deposito che infatti non viene effettuato) ma attestano che la matrice dello stesso è conservata presso gli uffici della società, la relativa richiesta di pubblicazione è carente sotto diversi profili (meglio esplicitati nella lettera).
Se poi consideriamo che il Garante della Privacy ha disposto che la pubblicazione di atti che diffondono dati personali sia effettuata in stretta osservanza della norma che lo prevede, la relativa richiesta di pubblicazione degli avvisi di cui trattasi, non appare legittima neppure sotto il profilo del rispetto della privacy.
Per tale motivo la lettera che segue può essere un utile riferimento per la risposta di diniego.
A seguire, è stato inserito un breve testo da utilizzare nel caso di reiterata richiesta di pubblicazione.
Scarica: Lettera da inviare alla società di gestione entrate e tributi 2015